Caro direttore…

Caro direttore, chiedo a qualcuno del Pd che mi chiarisca una domanda che mi pongo da giorni. Gli esponenti nazionali del Partito Democratico avevano in un primo tempo proposto, dopo aver silurato il governo Berlusconi, un governo di transizione che approvasse la nuova legge elettorale e poi via alle elezioni. Ora gli stessi dirigenti modificano il tiro e dicono che è necessario un governo di transizione che affronti i nodi della legge elettorale e si occupi dell’emergenza finanziaria e della situazione sociale del paese. Ora, finchè si tratta solo di legge elettorale è normale che tutte le forze politiche, senza discriminazione alcuna, partecipino alla sua formulazione. Ma vivaddio prefigurare una ammucchiata, da Vendola a Fini, passando per il Pd, fa riflettere o no? E la prima riflessione verte sul quesito fondamentale. Se il governo eventuale, tecnico o comunque si chiami, dovrà affrontare anche l’emergenza finanziaria e la situazione sociale, vuol dire che ormai da Vendola a Fini la pensano tutti allo stesso modo in tema di politica economica e sociale?. Se così fosse, saremmo proprio all’assurdo. E cioè: o Fini è diventato di sinistra, o la sinistra è diventata di destra (anche se finiana, ma pur sempre di origine neofascista). Mi piacerebbe conoscere l’opinione di qualche persona del Pd o di sinistra, ma di buon senso.