Napolitano e il silenzio assordante del PD

“Per la democrazia è necessario che ci sia una opposizione forte e non solo un governo forte. Ma non ci posso fare nulla se l’opposizione non è sempre forte abbastanza”. A sottolineare la dannosa debolezza del Centrosinistra, ormai ultimo in ordine di tempo, è stato il Presidente della Repubblica, che con il solito garbo e con delicatezza da New York ha detto quello che molti (anche nel Centrosinistra stesso) pensano e dicono da tempo, e che risulta patente a tutti gli osservatori. La redazione di Affaritaliani.it ha provato a contattare diversi esponenti dell’opposizone per un commento sulle osservazioni di Napolitano, ma quello che abbiamo trovato è solo un muro di silenzio. Perché anche quando il Capo dello Stato pronuncia qualche banalità istituzionale c’è la corsa a commentare e a spalmare apprezzamenti sulle agenzie di stampa, mentre se fa un osservazione critica scatta il mutismo democratico? Non dico che il Pd dovrebbe autolesionisticamente torturarsi (come spesso ama fare), dividendosi attorno a una frase di Napolitano. Questo no, ma prendere in considerazione e discutere la preziosa e non preconcetta critica di un “amico” sarebbe utile. Assediato da critiche, giustificate e non, il Pd e il Centrosinistra sembrano essere diventati sordi ad ogni rilievo, non riuscendo più a distinguere le critiche strumentali da quelle fatte con affetto. La reazione è sempre la stessa: far finta di niente. Ma tapparsi le orecchie non serve a nulla. Anzichè perdersi in piccole polemiche il Centrosinistra dovrebbe discutere apertamente dei propri limiti per superarli. E invece c’é sempre una buona ragione per non ascoltare i Ricolfi, i Cacciari, i Renzi e tutti quelli più o meno autorevoli che cercano di dare una mano non allineandosi ma facendo critica costruttiva. Ora anche Napolitano. giuseppe.morello – affaritaliani.it – Mercoledí 30.03.2011